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lunedì 18 settembre 2017

Che cos'è L'Iridologia





L’iridologia è una scienza che ci permette, attraverso l’esame della parte anteriore dell’occhio di formulare delle ipotesi sullo stato di salute o di malattia della persona esaminata.
Anatomicamente parlando l’iride rappresenta la camera anteriore dell’occhio.
È la parte più anteriore dell’uvea che dà il colore ai nostri occhi e circonda un piccolo foro centrale, la pupilla, di ampiezza variabile da 2 a 8 mm.
L’iride È composta da uno stroma connettivale (tessuto fibrillare connettivo), un foglietto pigmentato posteriore (epitelio pigmentato della retina), da vasi e da 2 muscoli: il muscolo radiale (dilatatore) ed il muscolo sfintere (costrittore) dell’iride.
Può essere chiara (dal blu al verde) o bruna (dal marrone al nero).
La sua colorazione dipende sia dalla quantità di pigmento presente che da fenomeni ottici di riflessione e di diffrazione della luce che incontra lo stroma irideo.
Nelle iridi chiare poco pigmentate la luce passa fino agli strati profondi dove viene riflessa o diffratta assumendo una colorazione chiara. Al contrario nelle iridi brune, ricche di pigmento (melanina), la luce non penetra fino agli strati profondi e non viene riflessa ne diffratta.
L’iride circonda la pupilla che si allarga o si restringe a seconda della quantità di luce che la raggiunge, agendo così come il diaframma di una macchina fotografica che regola la quantità di luce che deve raggiungere la retina.
La principale funzione dell’iride è quella di regolare , attraverso la muscolatura, la quantità di luce che colpisce la retina, sia per motivi di protezione della retina stessa che per una migliore visione. 
Attraverso l’osservazione dell’iride, possiamo valutare lo stato di condizione degli organi, la vitalità, la capacità reattiva sia fisica che psicologica e la resilienza di un soggetto.
L'iridologia può ormai essere considerata una scienza, in quanto le conoscenze di neurofisiologia del sistema nervoso centrale ci permettono di capire perché l'iride si modifica quando l'individuo è sottoposto per lunghi periodi a particolari situazioni di stress o di malattia.
Certamente l'iridologia non può essere considerata una scienza esatta come d’altronde non lo è la medicina in generale in quanto conserva un certo margine di errore, ma può trovare il suo posto fra le metodiche immediate e non invasive per una prima analisi.
Poniamo una semplice domanda: come facevano i medici di un tempo a diagnosticare le malattie in assenza di strumenti tecnologici? La risposta è semplice: si basavano sulla
semeiotica fisica classica, che prevede fasi analitiche in successione: osservazione, palpazione, auscultazione e percussione.
La prima fase era dunque l'osservazione e attorno a questo aspetto si era sviluppata una vera e propria scienza: la fisionomica.
La fisionomica, è l'arte di capire le tendenze patologiche e psicologiche di una persona attraverso l’osservazione e lo studio delle caratteristiche somatiche, cioè attraverso la valutazione della forma dei vari distretti dell'organismo: il volto, gli occhi, le mani, le orecchie, i piedi eccetera.
Si tratta di preziose conoscenze secolari, spazzate via improvvisamente con l’avvento degli strumenti diagnostici. Certamente la medicina ha compiuto un notevole balzo in avanti, trascurando però l’indagine del cosiddetto “terreno costituzionale”, cioè di tutte quelle caratteristiche che determinano la resistenza alla malattia, variabili da soggetto a soggetto, caratteristiche vitali, energetiche, riassunte
nel concetto di “vis medicatrix naturae”, utilizzato da
Ippocrate per indicare l’energia che stimola le innate capacità di autoguarigione del nostro organismo, letteralmente la “forza guaritrice della natura”.
Nelle moderne metodiche di indagine sopra citate, non vengono quindi considerate le caratteristiche individuali.
È proprio qui che l’iridologia assume una grande importanza, grazie alla sua visione “olistica” dell’individuo, poichè consente di assumere informazioni sullo stato di salute dell’esaminato su più piani contemporaneamente: costituzionale, psicosomatico, psicologico, bio-energetico, e multidimensionale.

Sul piano fisico certamente non va considerata come alternativa alle più moderne tecnologie diagnostiche (Tac, Rmn, ecografie, esami di laboratorio, radiografie, endoscopie, biopsie, scintigrafie), ma assume un ruolo decisivo invece nel momento in cui tali tecniche non sono state in grado di individuare la causa del malessere del soggetto.
L’iridologia, rappresenta quindi un metodo di indagine che fotografa l’equilibrio organico, registrandone non solo le alterazioni fisiche, ma anche quelle psico-emotive. Possiamo, infatti, valutare tutti quegli aspetti patologici che la tecnologia non è in grado di indagare, quali ad esempio l’equilibrio psico-neuro-endocrino (asse dello stress talamo- ipotalamo-surrene), l’entità del carico tossinico, la capacità di eliminazione dei residui metabolici attraverso gli organi emuntori(rene, fegato, intestino, pelle, polmoni, utero) , con il risultato di riuscire a identificare ciò che compromette il benessere.
Anche una valutazione energetica, facilmente effettuabile con l'esame dell'iride, può fornirci utili informazioni sullo stato di salute della persona esaminata.
In questa valutazione sarà necessario osservare la lucentezza dell'iride, la sua velocità di contrazione e la presenza o meno di tessuto appartenente ad altre strutture oftalmiche.
Con tali informazioni saremo in grado di cogliere un abbassamento del livello energetico, intervenendo prima che tale fenomeno sfoci in patologia. 


Vieni a fare la tua consulenza iridologica, tu sei importante.

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