STATI D'ANSIA? PANICO?
SONNO DISTURBATO?
STRESS?
MENOPAUSA?
INTOLLERANZE?
SONO SOLO ALCUNI DEI DISTURBI GESTIBILI ATTRAVERSO UN PERCORSO PERSONALIZZATO... PRENOTA LA TUA CONSULENZA.... 393/9367046

venerdì 29 settembre 2017

La salute di tuo figlio inizia prima del concepimento...




Cattive abitudini alimentari e uno scorretto stile di vita possono influenzare sia lo sviluppo del bambino che il suo stato di salute futuro.
La Naturopatia è utilissima per predisporre un terreno favorevole al benessere tuo e di tuo figlio.
  • Alimentazione
  • Corretto stile di vita
  • Movimento
contribuiscono a costruire delle solide basi per una vita sana tua e del tuo bambino.

Vieni a fare una valutazione Naturopatica e Iridologica, la tua salute e quella del tuo bambino sono importanti.

Di seguito un recente studio sui danni provocati dal consumo di alcol durante e in pre gravidanza.

Alcol in gravidanza: i deficit che potrebbe causare nel feto.

Le raccomandazioni dell’Istituto Superiore di Sanità non lasciano spazio a trasgressioni: cessare del tutto di bere alcol in gravidanza (e anche nella fase del concepimento) è il comportamento più sicuro da seguire. L’alcol è infatti in grado di attraversare la placenta e arrivare direttamente al feto con la stessa concentrazione in cui è presente nell’organismo della madre, interferendo con i normali processi di sviluppo fisico e intellettivo del bambino in maniera più o meno grave, a seconda della quantità consumata. 
Nonostante questo, secondo i dati dell’ISS, in Italia oltre il 50% delle future mamme mantiene le stesse abitudini «alcoliche» precedenti alla gravidanza e supera senza difficoltà i due bicchieri al giorno, sottoponendo il feto al rischio di un ampio spettro di disordini feto alcolici (FASD), che vanno dai deficit cognitivi e comportamentali, fino ad anomalie fisiche che interessano la testa e il volto.  

Impatto sulle generazioni future  
Ma il rischio potrebbe non interessare soltanto la progenie diretta, ma anche le generazioni future. A sottolineare questo aspetto è un nuovo studio condotto su modelli animali e pubblicato sulla rivista Cerebral Cortex, che ha evidenziato per la prima volta un potenziale effetto «transgenerazionale» dei disordini feto alcolici, con effetti indiretti anche nelle generazioni non più esposte all’alcol. 

Lo studio è stato condotto da un team di ricercatori dell’Università della California di Riverside, che ha creato una linea di topi affetti da disordini feto alcolici e osservato l’impatto di questi disturbi nell’arco di tre generazioni, riscontrando problemi di sviluppo e comportamentali del tutto simili a quelli della prima generazione direttamente esposta all’alcol. 

Danni cognitivi e comportamentali  
«Abbiamo riscontrato che il peso corporeo e la dimensione del cervello erano significativamente ridotti in tutte le generazioni successive di animali che avevano avuto un’esposizione prenatale all’etanolo» ha sottolineato l’autrice dello studio Kelly Huffman.  

«Tutte le generazioni di topi hanno mostrato un incremento dei disturbi di ansia, depressione e deficit senso-motori. Dimostrando un forte effetto transgenerazionale dell’esposizione prenatale all’etanolo in modelli di topo, suggeriamo che i FASD (lo spettro di disordini feto alcolici ndr) possano essere una condizione ereditabile anche nell’uomo» ha affermato ancora la ricercatrice. 
 In un precedente studio, lo stesso team di ricerca avevano dimostrato come l’etanolo assunto in gravidanza avesse un impatto diretto sull’anatomia della neocorteccia – la parte del cervello umano più «recente» e deputata alle funzioni cognitive superiori – favorendo potenziali disturbi motori e comportamentali. Alla luce dei nuovi risultati, secondo i ricercatori, è ora importante concentrare gli sforzi nella messa a punto di nuove terapie e strategie di prevenzione che aiutino a porre un freno a questo pericoloso effetto a cascata legato all’alcol, salvaguardando i figli di oggi e quelli di domani.

(fonte: http://www.lastampa.it/2017/09/01/scienza/benessere/alcol-in-gravidanza-i-deficit-che-potrebbe-causare-nel-feto-SjqlqdR1svHUF4EZBhyzfI/pagina.html)

martedì 26 settembre 2017

Che cosa sono i fiori di Bach?




Come vengono personalizzati i fiori di Bach?
Alla base di tutto c’è il colloquio, il Naturopata Floriterapeuta il quale deve essere un ascoltatore attento, che pondera parola per parola quello che il suo cliente gli riferisce, perché ogni espressione cela dietro di sé un mondo di sfumature. Quindi questo colloquio deve essere strutturato da un professionista del settore, poiché devono essere poste le giuste domande, per ottenere una corretta chiave di lettura. Attraverso questa attenta analisi, il Floriterapeuta miscelerà i giusti fiori di Bach per ottenere un composto “personalizzato”.


Richiedimi il tuo colloquio Floriterapeutico, tu sei importante.

I fiori di Bach sono 39 rimedi floreali utili per sbloccare la forza reattiva di un individuo.
Salute del corpo e stato d'animo non sono scissi. I fiori di Bach lavorano su entrambi i fronti e ciascuno di essi è indicato per personalità diverse, produce effetti e lavora sull'emotività in modo diverso.
Alcune persone sono predisposte a certe emozioni piuttosto che ad altre. Alcuni soggetti tendono ad essere iperattivi, mentre altri si lasciano andare all'inerzia.
Curarsi utilizzando i fiori di Bach dunque ci spinge anche a conoscere meglio chi siamo nel profondo, attraverso quella fase delicata, il colloquio con il Naturopata, che è necessaria per la scelta del fiore o del mix di fiori personalizzati.

Quali sono i benefici e le controindicazioni?
I fiori di Bach non curano la malattia, ma sono volti a sbloccare la forza reattiva di un individuo e a mobilitare le forze interiori, l'energia vitale, per innescare un cambiamento positivo.
L’essenza o il mix di essenze indicate lavora sul riequilibrio degli atteggiamenti emozionali negativi che favoriscono l’insorgere dei disturbi più vari. 
Curarsi attraverso i fiori di Bach ci spinge a conoscere meglio chi siamo nel profondo, attraverso quella fase delicata che è la scelta del rimedio o del mix di rimedi che fanno per noi. I Fiori di Bach non danno effetti collaterali, non creano dipendenza, non si può andare in iperdosaggio. Ideali anche per bambini, adolescenti e in gravidanza.

A cosa servono i Fiori di Bach?
lo spettro d’azione è davvero ampio, avremo quindi fiori per la paura, per coloro che soffrono l’incertezza, per l’insufficiente interesse per il presente, per la solitudine, per l’ipersensibilità alle influenze e alle idee, per lo scoraggiamento o la disperazione e infine per la preoccupazione eccessiva per il benessere degli altri.
Tramite la floriterapia di Bach si possono aiutare situazioni di stress, timidezza, ansia, panico, senso di colpa, insicurezza e depressione. E’ possibile correggere atteggiamenti sbagliati che possono indurre comportamenti insani come eccessiva paura di fronte ai cambiamenti, oppure paura immotivata, che si trasforma in ansia generica, in terrore; paura causata da una perdita, da un lutto, che può diventare paralizzante e non permetterci di “continuare a vivere”; eccessiva sicurezza in sé o totale assenza di autostima, che in un caso o nell’altro possono compromettere la nostra capacità di relazionarci con il prossimo. Il riequilibrio delle emozioni può aiutare a risolvere anche coliti, rigidità, muscolari, stanchezza, psoriasi e gastriti nervose.
I fiori sono rimedi vibrazionali, si occupano quindi di una sfera sottile della persona che coinvolge il pensiero, l’atteggiamento, la predisposizione mentale e tutte le sfaccettature di questi ambiti.
Siamo quindi in una dimensione estremamente soggettiva. Non parliamo di gastrite, di colite, di insonnia, di cefalea, per esempio, a livello fisico, ma a livello mentale, emotivo, psichico, psicosomatico!

lunedì 18 settembre 2017

Che cos'è L'Iridologia





L’iridologia è una scienza che ci permette, attraverso l’esame della parte anteriore dell’occhio di formulare delle ipotesi sullo stato di salute o di malattia della persona esaminata.
Anatomicamente parlando l’iride rappresenta la camera anteriore dell’occhio.
È la parte più anteriore dell’uvea che dà il colore ai nostri occhi e circonda un piccolo foro centrale, la pupilla, di ampiezza variabile da 2 a 8 mm.
L’iride È composta da uno stroma connettivale (tessuto fibrillare connettivo), un foglietto pigmentato posteriore (epitelio pigmentato della retina), da vasi e da 2 muscoli: il muscolo radiale (dilatatore) ed il muscolo sfintere (costrittore) dell’iride.
Può essere chiara (dal blu al verde) o bruna (dal marrone al nero).
La sua colorazione dipende sia dalla quantità di pigmento presente che da fenomeni ottici di riflessione e di diffrazione della luce che incontra lo stroma irideo.
Nelle iridi chiare poco pigmentate la luce passa fino agli strati profondi dove viene riflessa o diffratta assumendo una colorazione chiara. Al contrario nelle iridi brune, ricche di pigmento (melanina), la luce non penetra fino agli strati profondi e non viene riflessa ne diffratta.
L’iride circonda la pupilla che si allarga o si restringe a seconda della quantità di luce che la raggiunge, agendo così come il diaframma di una macchina fotografica che regola la quantità di luce che deve raggiungere la retina.
La principale funzione dell’iride è quella di regolare , attraverso la muscolatura, la quantità di luce che colpisce la retina, sia per motivi di protezione della retina stessa che per una migliore visione. 
Attraverso l’osservazione dell’iride, possiamo valutare lo stato di condizione degli organi, la vitalità, la capacità reattiva sia fisica che psicologica e la resilienza di un soggetto.
L'iridologia può ormai essere considerata una scienza, in quanto le conoscenze di neurofisiologia del sistema nervoso centrale ci permettono di capire perché l'iride si modifica quando l'individuo è sottoposto per lunghi periodi a particolari situazioni di stress o di malattia.
Certamente l'iridologia non può essere considerata una scienza esatta come d’altronde non lo è la medicina in generale in quanto conserva un certo margine di errore, ma può trovare il suo posto fra le metodiche immediate e non invasive per una prima analisi.
Poniamo una semplice domanda: come facevano i medici di un tempo a diagnosticare le malattie in assenza di strumenti tecnologici? La risposta è semplice: si basavano sulla
semeiotica fisica classica, che prevede fasi analitiche in successione: osservazione, palpazione, auscultazione e percussione.
La prima fase era dunque l'osservazione e attorno a questo aspetto si era sviluppata una vera e propria scienza: la fisionomica.
La fisionomica, è l'arte di capire le tendenze patologiche e psicologiche di una persona attraverso l’osservazione e lo studio delle caratteristiche somatiche, cioè attraverso la valutazione della forma dei vari distretti dell'organismo: il volto, gli occhi, le mani, le orecchie, i piedi eccetera.
Si tratta di preziose conoscenze secolari, spazzate via improvvisamente con l’avvento degli strumenti diagnostici. Certamente la medicina ha compiuto un notevole balzo in avanti, trascurando però l’indagine del cosiddetto “terreno costituzionale”, cioè di tutte quelle caratteristiche che determinano la resistenza alla malattia, variabili da soggetto a soggetto, caratteristiche vitali, energetiche, riassunte
nel concetto di “vis medicatrix naturae”, utilizzato da
Ippocrate per indicare l’energia che stimola le innate capacità di autoguarigione del nostro organismo, letteralmente la “forza guaritrice della natura”.
Nelle moderne metodiche di indagine sopra citate, non vengono quindi considerate le caratteristiche individuali.
È proprio qui che l’iridologia assume una grande importanza, grazie alla sua visione “olistica” dell’individuo, poichè consente di assumere informazioni sullo stato di salute dell’esaminato su più piani contemporaneamente: costituzionale, psicosomatico, psicologico, bio-energetico, e multidimensionale.

Sul piano fisico certamente non va considerata come alternativa alle più moderne tecnologie diagnostiche (Tac, Rmn, ecografie, esami di laboratorio, radiografie, endoscopie, biopsie, scintigrafie), ma assume un ruolo decisivo invece nel momento in cui tali tecniche non sono state in grado di individuare la causa del malessere del soggetto.
L’iridologia, rappresenta quindi un metodo di indagine che fotografa l’equilibrio organico, registrandone non solo le alterazioni fisiche, ma anche quelle psico-emotive. Possiamo, infatti, valutare tutti quegli aspetti patologici che la tecnologia non è in grado di indagare, quali ad esempio l’equilibrio psico-neuro-endocrino (asse dello stress talamo- ipotalamo-surrene), l’entità del carico tossinico, la capacità di eliminazione dei residui metabolici attraverso gli organi emuntori(rene, fegato, intestino, pelle, polmoni, utero) , con il risultato di riuscire a identificare ciò che compromette il benessere.
Anche una valutazione energetica, facilmente effettuabile con l'esame dell'iride, può fornirci utili informazioni sullo stato di salute della persona esaminata.
In questa valutazione sarà necessario osservare la lucentezza dell'iride, la sua velocità di contrazione e la presenza o meno di tessuto appartenente ad altre strutture oftalmiche.
Con tali informazioni saremo in grado di cogliere un abbassamento del livello energetico, intervenendo prima che tale fenomeno sfoci in patologia. 


Vieni a fare la tua consulenza iridologica, tu sei importante.

La Menopausa



Menopausa e rimedi naturali cosa si può fare?
La menopausa è un evento naturale, che da un punto di vista della Naturopatia va letto come una progressiva perdita di energia dell’organismo. La quantità di energia posseduta dalla donna non è più in grado di sostenere adeguatamente la creazione di un’altra vita, e quindi l’organismo riduce spontaneamente la possibilità di questa evenienza. E’ importante precisare, che la menopausa non è un evento patologico, ma un fenomeno naturale e fisiologico.

Il Naturopata può essere di notevole aiuto per affrontare questo periodo della vita. 
Dopo i dovuti accertamenti e le verifiche effettuate dal Medico-Ginecologo di fiducia è possibile intervenire con metodi e prodotti naturali a vari livelli, in sinergia con la Medicina ufficiale e con le eventuali indicazioni fornite dal Medico stesso.
La Medicina Naturale infatti offre molteplici soluzioni per alleviare tutti i sintomi derivanti da questo momento di transizione.
L’alimentazione, un corretto stile di vita, la fitoterapia, una moltitudine di prodotti naturali specifici, la riflessologia plantare, i fiori di Bach, il massaggio e molto altro.
In particolare modo, alimentazione e stile di vita sono la base per attenuare questo passaggio, sia dal punto di vista fisiologico che psicologico. Imparando ad utilizzare le proprie “risorse innate”.
Nella ricerca del benessere “olistico”, andando a lavorare non sul singolo sintomo ma sulla globalità dei sintomi.

Aiutati a stare bene, tu sei importante.

Se vuoi approfondire:


La menopausa è un evento fisiologico che da un punto di vista tecnico indica l’ultima mestruazione avuta da una donna.
Nella donna in menopausa l’attività ovarica è terminata, le ovaie cioè non producono più follicoli ed ormoni estrogeni, il principale dei quali è il 17 beta estradiolo.
Il deficit ormonale che ne consegue determina l’incapacità riproduttiva (la donna quindi non è più fertile) e una serie di conseguenze e trasformazioni che non riguardano solo la sfera sessuale e ginecologica, ma anche altri apparati (primo fra tutti quello scheletrico), senza contare gli effetti a livello psicologico.
Gli effetti della condizione sono comunque estremamente variabili da soggetto a soggetto e dipendono anche dall’ambiente sociale, dal livello culturale della donna e dal suo stato generale di salute.
Perché insorge la Menopausa?
L’insorgere della menopausa spontanea è, essenzialmente, il frutto della fisiologica riduzione degli ormoni sessuali femminili (gli estrogeni), riduzione a sua volta dovuta all’inevitabile processo di invecchiamento dell’organismo. Come vedremo, la menopausa può essere causata da altri eventi, ma in questi casi non si parla più di menopausa spontanea.
Menopausa: a quale età?
Generalmente l’età media in cui si ha il riscontro della menopausa oscilla fra i 50 e i 52 anni (menopausa spontanea).
Si parla di menopausa precoce quando i soggetti interessati hanno un’età inferiore ai 40 anni; si parla invece di menopausa prematura se tali soggetti hanno un’età compresa fra i 40 e i 45 anni; tra i vari fattori che possono anticipare l’arrivo di tale condizione si ricordano:
la familiarità (presente in circa il 30-33% dei casi di menopausa precoce)
il menarca precoce, ovvero la comparsa del primo ciclo prima dei 13 anni (su questo punto non tutti gli autori risultano concordi);
il fumo di sigaretta e l’abuso di sostanze alcoliche (vi sono moltissimi studi che sembrano confermarlo);
un determinato regime alimentare (un’alimentazione sbilanciata sembra favorire l’anticipo della menopausa);
un indice di massa corporea inferiore a quello ritenuto normale;
la bassa statura.
Altri fattori legati all’insorgenza di menopausa precoce sono la presenza di patologie autoimmuni come la malattia di Addison, il lupus eritematoso sistemico, la tiroidite di Hashimoto, l’artrite reumatoide, il diabete insulino-dipendente, le intolleranze alimentari con base autoimmune ecc.
Altre condizioni associate a menopausa precoce sono la galattosemia, la sindrome di Turner, la sindrome dell’X fragile, infezioni virali (per esempio la parotite) o batteriche (per esempio la tubercolosi) ecc.
Si parla di menopausa tardiva quando l’età della donna è superiore ai 52 anni; la menopausa tardiva rappresenta uno dei fattori di rischio per lo sviluppo del tumore al seno; vari studi hanno mostrato che nelle donne che entrano in menopausa dopo i 55 anni, il rischio di contrarre un tumore mammario raddoppia; si ritiene che ciò dipende dal fatto che le ghiandole mammarie risultano esposte agli estrogeni per un periodo di tempo maggiore.
In alcuni casi la menopausa è provocata da interventi chirurgici (per esempio l’ovariectomia), da chemioterapia, da radioterapia ecc.; in questi casi si parla di menopausa artificiale.
Quali sono i segni e  i sintomi di menopausa?
La sintomatologia è alquanto variegata. Solitamente si tende a suddividere le manifestazioni dei sintomi in manifestazioni immediate, manifestazioni differite e manifestazioni tardive.
  • Manifestazioni immediate:  fra le manifestazioni immediate vi sono vari disturbi del quadro ormonale, disturbi di tipo psicologico, vampate di calore, depressione e disturbi del sonno.
Fra i disturbi del quadro ormonale i più frequenti sono la polimenorrea (l’intervallo tra i cicli mestruali è inferiore ai 25 giorni), l’oligomenorrea (l’intervallo fra due mestruazioni successive supera i 36 giorni), l’ipermenorrea (perdita ematica maggiore di 80 ml) e ipomenorrea (perdita ematica inferiore ai 20 ml). In molte donne, le alterazioni del quadro ormonale causano ritenzione idrica.
Fra i disturbi di tipo psicologico i più frequenti sono l’ansia, l’irritabilità e il nervosismo e nei casi più gravi la depressione.
Le vampate di calore (note popolarmente con il termine “caldane”) sono uno dei fenomeni più caratteristici del periodo menopausale; la donna avverte notevoli sbalzi della temperatura, si verifica ipersudorazione, si avverte una sensazione di intenso calore e si verifica un notevole arrossamento del viso, del collo e della nuca.
Normalmente questi episodi hanno una durata limitata (difficilmente si va oltre i 5-6 minuti), poi la temperatura scende e si può avvertire una certa sensazione di freddo. La temperatura esterna ha una certa influenza sugli episodi di vampate che in caso di temperature alte tendono ad aumentare di numero.
Le vampate di calore possono durare per molto tempo (anche cinque anni dalla data dell’ultima mestruazione); mediamente cessano dopo uno o due anni.
I disturbi del sonno sono frequenti nell’immediato periodo post-menopausa; si possono avere difficoltà ad addormentarsi, sonno agitato o, nel peggiore dei casi, insonnia.


  • Manifestazioni differite – Fra le manifestazioni differite della menopausa si riscontrano problemi a livello cutaneo, diminuzione del desiderio sessuale e sindrome urologica.
Fra i problemi a livello cutaneo i più evidenti sono l’assottigliamento di epidermide e derma, disidratazione e perdita di elasticità cutanea con comparsa di rughe e prurito.
Nella stragrande maggioranza dei casi i mutamenti ormonali che si verificano con la menopausa portano a un calo della libido. Altri problemi relativi alla sfera sessuale sono la dispareunia e l’anorgasmia.
Fra i problemi di tipo urologico vi sono cistiti, uretriti, tenesmo, disuria, pollachiuria e, ma più raramente, nicturia.


  • Manifestazioni tardive: diverse sono le manifestazioni tardive (problemi muscolari, diminuzione dell’energia fisica ecc.), ma il problema maggiore è costituito dall’aumento della fragilità scheletrica, un quadro che pone le basi dell’osteoporosi, una seria patologia che può creare diversi problemi a coloro che ne soffrono.
La diagnosi:
Affinché la diagnosi (effettuata dal Medico-Ginecologo) sia certa si deve attendere un anno dall’ultima mestruazione, ma trascorsa metà di questo periodo le probabilità che la donna sia in menopausa sono decisamente elevate; tuttavia, in soggetti di età inferiore ai 50 anni è necessario eseguire accertamenti per verificare un’eventuale gravidanza.
Se lo specialista sospetta la presenza di menopausa precoce può richiedere l’esecuzione di vari esami clinici sia ematochimici (FSH, 17 beta estradiolo, inibina B, ormone antimulleriano, DHEA) e strumentali (ecografia pelvica o transvaginale; eventualmente può essere richiesta anche una mineralografia ossea computerizzata).


venerdì 15 settembre 2017

Muovi il tuo corpo...







Fa parte di un corretto stile di vita mantenere il nostro corpo in buona forma

Tanto è importante e amica l’alimentazione, quanto
la vita sedentaria è uno dei nostri peggiori nemici.....

il nostro corpo ha bisogno di movimento

non un movimento intenso ed esagerato, ma dolce e quotidiano.

Il semplice camminare è una medicina fantastica....

i benefici che ne derivano sono molteplici.... 
  • Aiuta nel controllo del peso 
  • Riduce il colesterolo 
  • Abbassa la pressione 
  • Rafforza le ossa
  • Aiuta a prevenire il diabete 
  • Riduce i rischi cardio vascolari 
  • Aumenta le difese immunitarie
  • Stimola la produzione di endorfine 
  • Mantiene tonica la muscolatura 
  • Migliora l’umore
  • Riduce i sintomi di ansia e depressione 
Non richiede nessuna attrezzatura
Lo puoi fare in qualsiasi momento e luogo e non ha nessuna controindicazione 
Quindi, dedichiamo almeno 35 minuti a giorno a noi stessi
ce lo meritiamo.......

Evitiamo di poltrire, magari dopo cena sul divano! 
Usciamo, andiamo a respirare, non importa se viviamo in città.... per camminare non esistono barriere.
E neanche il brutto tempo è una scusa l’odore della pioggia

e l’aria fresca sono fortemente rivitalizzanti. 

Dedicati del tempo…tu sei importante! 

mercoledì 13 settembre 2017

Tu come dormi?





Dormire bene è indispensabile
quantità e qualità del riposo sono fondamentali per la nostra salute.
Alcune sostanze ed errati comportamenti non aiutano ad ottenere una buona qualità del sonno:
bere troppi caffè o alcolici
fumare
mangiare troppo cibo e cibi spazzatura
la sedentarietà
 lo stress
andare a dormire a orari diversi
utilizzo di tablet, smartphone, computer in fase pre-sonno
I principali disturbi del sonno:
I disturbi possono essere molti, ma i più frequenti sono:
insonnia
ipersonnia (l’eccessiva sonnolenza diurna e durata del sonno);
sonnambulismo
bruxismo
incubi notturni
sindrome delle gambe senza riposo
apnee notturne
enuresi notturna (perdita involontaria di urina durante il sonno)
ansia
Un corretto stile di vita e una adeguata alimentazione sono alla base di un buon sonno e
quando necessario, ci sono molti prodotti naturali che possono essere utilizzati per favorire
un corretto riposo.

Tu sei importante, parliamone assieme.