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martedì 5 dicembre 2017

Ipertensione arteriosa


Il killer silenzioso....

L'ipertensione arteriosa è una condizione caratterizzata dall'elevata pressione del sangue nelle arterie, che è determinata dalla quantità di sangue che viene pompata dal cuore e dalla resistenza delle arterie al flusso del sangue. 
L'ipertensione arteriosa non è una malattia, ma un fattore di rischio, cioè una condizione che aumenta la probabilità che si verifichino altre malattie cardiovascolari (es: angina pectoris, infarto miocardico, ictus cerebrale). 
Per questo, è importante individuarla e curarla per prevenire i danni che essa può provocare.

Classificazione:
L'ipertensione arteriosa può essere classificata in primaria e secondaria.

Ipertensione arteriosa primaria (o essenziale): rappresenta circa il 95% dei casi di ipertensione, non esiste una causa precisa, identificabile e curabile: gli elevati valori sono la conseguenza dell'alterazione dei meccanismi complessi che regolano la pressione (sistema nervoso autonomo, sostanze circolanti che hanno effetto sulla pressione).

Ipertensione arteriosa secondaria
rappresenta il 5% dei casi, ed è la conseguenza di malattie, congenite o acquisite, che interessano i reni, i surreni, i vasi, il cuore.
Inoltre, alcuni casi di ipertensione possono essere indotti dall’uso/abuso di alcune sostanze tra cui, per esempio, la liquirizia, gli spray nasali, il cortisone, la pillola anticoncezionale, la cocaina e le amfetamine. In questi casi, sospendendo l'assunzione di queste sostanze, i valori pressori tornano alla normalità.

Sintomatologia:
Spesso è asintomatica, non a caso viene definita il “killer silenzioso”.L’organismo si abitua progressivamente a dei valori sempre un po' più alti, e non manda segnali.
Per questo, molte persone affette da ipertensione non lamentano sintomi, anche in presenza di valori pressori molto elevati.
Tra i sintomi più comuni rientrano:
mal di testa, specie al mattino
stordimento e vertigini
ronzii nelle orecchie (acufeni, tinniti)
alterazioni della vista (visione nera, o presenza di puntini luminosi davanti agli occhi)
perdite di sangue dal naso (epistassi)

La scarsità dei sintomi e la loro aspecificità sono il motivo principale per cui spesso non ci si accorge di avere la pressione alta. 
Per questo è fondamentale controllare periodicamente la pressione. La prevenzione ha un ruolo determinante.

Quali sono i fattori di rischio?

Familiarità: la presenza, in famiglia, di soggetti ipertesi aumenta la probabilità che un paziente sviluppi ipertensione arteriosa.
Età: la pressione arteriosa aumenta con l'avanzare dell'età, per effetto dei cambiamenti che si verificano a carico dei vasi arteriosi (che, invecchiando, diventano più rigidi).
Sovrappeso: sovrappeso e obesità, attraverso meccanismi diversi e complessi, si associano ad un incremento dei valori pressori.
• Diabete: questa condizione, grave e assai diffusa tra la popolazione adulta, si associa spessissimo ad un incremento della pressione arteriosa, aumentando in modo significativo il rischio di malattie cardiovascolari.
Fumo: il fumo di sigaretta altera acutamente i valori di pressione arteriosa (dopo aver fumato, la pressione resta più alta per circa mezz'ora); a questo, si associano i danni cronici che il fumo induce sui vasi arteriosi (perdita di elasticità, danno alle pareti vascolari, predisposizione alla formazione di placche aterosclerotiche).
Disequilibrio di sodio e potassio: mangiare cibi troppo salati ed, in generale, una dieta troppo ricca di sodio o troppo povera di potassio, possono contribuire a determinare l'ipertensione arteriosa.
Alcool: un consumo eccessivo di alcolici può contribuire all'innalzamento dei valori pressori, oltre che danneggiare il cuore (che, per effetto del troppo alcool, tende a dilatarsi e a perdere la sua funzione di pompa, con gravi conseguenze su tutto l'organismo).
Stress: lo stress (fisico ed emotivo) contribuisce al mantenimento di valori di pressione più alti.
Sedentarietà.

Come si può prevenire e trattare?

Il trattamento dell'ipertensione arteriosa, anche quando preveda il ricorso a farmaci, non può assolutamente prescindere da cambiamenti nello stile di vita.
quindi:
  • lo stile di vita
  • l’alimentazione
  • il movimento

giocano un ruolo fondamentale sia in fase di cura che in fase di prevenzione.

La Naturopatia offre moltissime soluzioni per aiutarti ad  affrontare al meglio questa condizione sia per prevenire che per aiutarti, anche in caso tu assuma già dei farmaci, ad avere uno stile di vita più sano in modo da non peggiorare le cause che ti hanno causato l’ipertensione.

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